“Festival della Mente” dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. Si tiene, a fine estate, a Sarzana in provincia di La Spezia, sin dal 2004 e dura dal venerdì pomeriggio alla domenica a mezzanotte.
Due giornate e mezza in cui relatori italiani e internazionali propongono incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi, rivolgendosi con un linguaggio accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale che è la vera anima del festival.
Il programma prevede anche una sezione per bambini e ragazzi.
Per ogni evento si paga un biglietto di pochi euro che garantisce il posto a sedere e la possibilità di ascoltare con la dovuta comodità e serenità il relatore. La sezione per bambini e ragazzi consente alle famiglie con prole al seguito di seguire tranquillamente gli eventi scelti sapendo che i figli sono impegnati in un evento per loro.
Ci sono andato nel 2005 e fui colpito dalla perfetta organizzazione, dalla puntualità e dal grande successo di pubblico. Un pubblico compassato, composto, serioso, con scritti in faccia la consapevolezza e l’orgoglio di appartenere alla classe degli intellettuali, delle persone che si occupano di cose serie e non di battibecchi calcistici. Certamente orientato a sinistra. Numeroso assai tanto che gli organizzatori si posero il problema di come frenare il successo in quanto Sarzana, cittadina di poco più di ventimila abitanti, faceva fatica ad assorbire la marea di persone provenienti d’ogni dove. Ci sono ritornato nel 2006 e nel 2007 e poi nel 2017 e ho constatato che il successo era ancora alto e che gli organizzatori anziché frenarlo si erano attrezzati per meglio accogliere il sempre numeroso pubblico.
Piombandomi da Ragusa a Sarzana, d’istinto, scelsi dal ricco, allettante e stimolante programma, il maggior numero possibile di eventi. Ben quattordici eventi in due giorni e mezzo. Eventi di alte, profonde e impegnative tematiche. Roba da mandare in fumo il cervello. Non si possono immagazzinare così tanti concetti e però acquisirne due o tre su cui poi riflettere fu una gran cosa e tale da giustificare il viaggio a Sarzana e tornare a casa pienamente soddisfatto.

Poi la vecchiaia con i relativi acciacchi mi ha sconsigliato i viaggi e non sono più tornato a Sarzana ma grazie ai potenti mezzi tecnologici tutti gli interventi del Festival della Mente sono pubblicati su internet e possono essere goduti in poltrona e pantofole dalla propria casa. Una vera goduria per la mente.