Piantare un albero, accudirlo nella sua crescita comporta un impegno non indifferente, ma di certo non faticoso per chi ama il verde e la natura.
Pertanto, la cura degli alberi include anche dei “tagli” per restituire loro un certo benessere.
Mi riferisco a particolari interventi di cui ne parlo con un esperto “dottor green” che opera nell’ambito.
Ho intervistato Salvo Firrincieli che da più di 30 anni lavora nel settore, presso un’azienda/garden/ vivaio di Ragusa e che si è specializzato presso la Scuola Agraria del Parco di Monza.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
Prima di ogni cosa, mi piace stare a contatto diretto con la natura e questo è ciò che fondamentalmente mi fa amare il mio lavoro che si occupa di cura e di bellezza del verde e che necessita di pazienza e passione.
So che sei un esperto di potature e innesti. Puoi spiegarci in cosa consistono? Come hai acquisito tali tecniche?
Ho imparato grazie a corsi di formazione tenuti dalla Scuola Agraria del Parco di Monza e da diversi anni tengo periodicamente corsi organizzati dal Garden presso cui lavoro, ma anche agli studenti degli Istituti Tecnici Agrari.
La potatura è una tecnica per il mantenimento della forma delle piante e viene effettuata per diversi motivi. Gli alberi vengono “allevati” in ambiti urbani (strade, parchi...) o privati (giardini). In base alla loro ubicazione possono richiedere potature più o meno incisive, che hanno l’obiettivo di ridurre la dimensione dell’albero o di condizionarne l’espansione vegetativa. In caso di piante da frutta, la potatura serve per aumentare la produzione di fiori e, di conseguenza, di frutta. Tutte le tipologie di potatura indicate si effettuano tramite dei tagli.
Per quanto concerne l’innesto, si tratta di una tecnica di propagazione delle piante e avviene grazie all’unione anatomica e fisiologica di due soggetti diversi: portainnesto e nesto. Il primo è la base della pianta, l’altro è una parte di ramo. In un innesto tradizionale i due elementi vanno preparati e fatti attecchire, in modo che si saldino l’uno con l’altro per dare vita a un albero indipendente, che sarà il risultato della loro unione. La parola innestare significa appunto saldare.
C’è un periodo specifico in cui operare tali tecniche? Per quanto concerne la potatura, va fatta per la maggior parte delle piante nel periodo invernale, per alcune a fine inverno, inizio primavera. Quanto agli innesti, mi occupo principalmente di alberi da frutta e, in genere, si opera tra febbraio e marzo. Per alcune specie in aprile/maggio.
Quando si notano i primi risultati dell’innesto? In genere, se la pianta attecchisce all’innesto, si nota dopo 3 o 4 settimane, mentre i primi frutti arrivano dopo 2 o 3 anni.Docente di Materie Letterarie presso l’istituto tecnico “Galileo Ferraris” di Ragusa, ricercatrice indipendente nel campo della Shoah, autrice di libri: “Frammenti d’anima”, Giovane Holden Edizioni (2014); “Trame d’inchiostro”, Kimerik Edizioni (2015); “L’urlo del Danubio”, Operaincerta Editore (2018); Profumi d’Istanbul, Operaincerta Editore (2022).
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