Affascinata da Istanbul e dalla Turchia, innamorata delle opere cinematografiche e letterarie di Ferzan Opzteck, nonché del poeta turco Nazim Hikmet, non posso non dedicare alcune righe al film cult Le fate ignoranti uscito nel 2001 con Margherita Buy (Antonia), Stefano Accorsi (Michele), Serra Yılmaz (Serra), Andrea Renzi (Massimo) e alla serie Tv, sempre con la regia di Ferzan, uscito nel 2022 sulla piattaforma Disney Plus, con Cristiana Capotondi (Antonia), Eduardo Scarpetta (Michele), Luca Argentero (Massimo), Serra Yilmaz (Serra).
TRAMA
A seguito della morte del marito Massimo in un incidente stradale, Antonia, abituata a una vita tranquilla tra lavoro e marito, scopre che Massimo aveva una relazione omosessuale con un uomo di nome Michele. La donna, distrutta dalla notizia, si ritroverà a stringere un’amicizia inattesa con Michele e il singolare gruppo di amici che erano ormai abituati a vedere Massimo e Michele in coppia. In apparenza agli opposti, Antonia e Michele scopriranno di avere molte cose in comune.
ASSONANZE E DIVERSITÀ
Tra il film e la serie TV, oltre al cambiamento di cast, si può notare una modifica del punto di vista: mentre nel film il punto di vista è quello della protagonista Antonia (Margherita Buy), quindi il pubblico scopre insieme a lei un mondo nuovo, confortevole e gradevole; nella serie ci sono diversi punti di vista. Serra è un punto fisso per Le fate ignoranti ed è interpretata da Serra Yilmaz sia nel film che nella serie. Si tratta di un touchpoint tra Antonia e Michele che in qualche modo incoraggia il loro incontro. Nella serie è ancora più palese il tenero rapporto che ha con Michele e vediamo nascere una relazione simile tra lei e Antonia.
Gli avvenimenti del film e della serie TV sono gli stessi, tuttavia, grazie al formato seriale, è stato possibile ampliare la storia dei numerosi personaggi, senza perdere il filo della storia. La serie televisiva, quindi, analizza anche quello che nel film era semplicemente accennato e ogni personaggio ha un po’ di spazio per la sua storia. Gli spettatori possono scoprire alcuni nuovi dettagli (compreso ciò che è successo prima) sulla storia tra Massimo e Michele. Nella serie c’è molto più tempo per interrogarsi espressamente sul significato dell’amore e sulle sue tante declinazioni.
MUSICHE
Meravigliose le musiche, quelle originali sono di Pasquale Catalano. La canzone portante della serie è Buttare l'amore, brano inedito di Mina. Nel primo episodio viene utilizzata come colonna sonora anche il brano Glicine di Noemi.
MEGLIO IL FILM O LA SERIE TV?
Credo che non ci sia una risposta oggettiva; tutto dipende dai gusti degli spettatori. Io personalmente li ho amati entrambi, ma ho preferito un po’ di più la serie sicuramente perché nella narrazione è stato dato più spazio a ogni singolo personaggio, alle sue storie, alla sua interiorità, alle relazioni interpersonali, creando un affresco policromatico.
CONSIGLIATI ENTRAMBI!
Docente di Materie Letterarie presso l’istituto tecnico “Galileo Ferraris” di Ragusa, ricercatrice indipendente nel campo della Shoah, autrice di libri: “Frammenti d’anima”, Giovane Holden Edizioni (2014); “Trame d’inchiostro”, Kimerik Edizioni (2015); “L’urlo del Danubio”, Operaincerta Editore (2018); Profumi d’Istanbul, Operaincerta Editore (2022).
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