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Personaggi tra le righe

Maria Bruna Noto Giuseppe Scuderi 14 giugno 2024


Nei libri vengono sempre narrate grandi storie, colpi di scena, protagonisti a volte eroi altre volte codardi, scene madri da tenerci incollati e col fiato sospeso fino al capitolo successivo.
Ci rimangono immagini impresse nella memoria, monologhi dei nostri personaggi preferiti, frasi che risuoneranno sempre nelle nostre vite.
Ma nessuno scrittore è mai andato oltre. Cosa succede a un personaggio quando non è dentro una trama? Cosa succede dopo un grande monologo? Cosa fa un personaggio quando non "lavora" o "vive" dentro ad un libro?
Chissà se Harry Potter ogni tanto ha sognato di bere una birra o farsi una canna, o se ha lottato contro se stesso perché lo hanno scritto così : il piccolo mago eroe dai sani principi. (La saga letteraria di "Harry Potter" ha venduto circa 450 milioni di copie, risultando tra i libri più letti di sempre).
Magari Sauron con i suoi amici Nazgul, ogni tanto avrebbe voglia di andare al mare a raccogliere l'immondizia per salvaguardare l'ambiente. Ma nel suo best seller, da 150 milioni di copie in tutto il mondo, J.J.R. Tolkien lo ha descritto come un cattivo. Per cui non può mica raccogliere le bottiglie di plastica in spiaggia!
Possibilmente vivono una grande lotta interiore, hanno paura di deludere gli altri e sé stessi, hanno paura di uscire dal loro personaggio, che in fondo oramai rappresenta anche la loro comfort zone.
Questi quesiti non ce li stiamo ponendo perché sta finendo l'effetto delle benzodiazepine che ci ha prescritto il dottore, ma perché è un processo che esiste anche nella vita reale. Molto più spesso di quanto pensiamo.

Quante volte abbiamo sentito la pressione, sicuramente involontaria, di qualcuno che si aspettava qualcosa da noi come se fossimo personaggi di libri famosi o mai letti.
Magari taluni ci vogliono un po' più nuovi, altri un po' più uguali, chi ci vuole più profondi, più noi stessi, bravi genitori, premurosi partner, infaticabili lavoratori e c'è addirittura, chi vuole le nostre scuse, perché ciò che siamo davvero lo ha offeso.
Così ognuno di noi finisce per vivere un "ruolo" dal quale diventa difficile staccarsi.
Si diventa l'amico affidabile, o l'antipatico di turno o magari ci si adagia nell'essere una persona accomodante e paziente.
Spesso non si ha il coraggio di cambiare questi ruoli. O meglio di apporre modifiche a uno spartito che ripresenta sempre la stessa melodia o alle battute di un copione già scritto, esattamente come accade in un libro.
Andare verso "terre inesplorate", non agire come si è sempre fatto per abitudine ma improvvisare.
Il classico bravo studente da tutti 10 in pagella non ha solo paura di uscire dal personaggio e combinare la bravata che deluderebbe tutti, ma teme di trovarsi ad inventare passo passo un' esperienza mai vissuta. Viceversa può mettere il "pilota automatico" quando agisce una reazione che tutti si aspettano da lui.
Ogni nostra storia di vita potrebbe essere raccontata in un libro ed in essa, in tanti, si potrebbero rispecchiare perché le azioni adoperate dagli esseri umani sono sempre le stesse pur passando i secoli. Si vive spinti da una forza motivazionale e si invecchia convinti che il nostro io interiore sia sempre giovane. Eppure la vita scorre e scolorisce come l' ingiallire delle pagine di libri antichi e profondi. Ma la parola "fine della storia" non verrà mai messa se ci sarà sempre un'altra volta, un'altra possibilità, un'altra dimensione. Avere coraggio potrebbe portare a un finale sorprendente.
Il libro della vita non avrà mai fine se continueremo ad emozionarci per un vagito e se avremo almeno una persona a cui dire: c'era una volta......

Maria Bruna Noto

Maria Bruna Noto è nata a Ragusa il 19/08/1978. Laureata in Scienze della Formazione, svolge la professione di educatrice presso il Progetto SAI MSNA Comune di Ragusa-Kebama. Ha pubblicato un capitolo sulla rivista "Formazione psichiatrica" dal titolo La rieducazione nelle carceri. Autrice di vari articoli su mensili, ha pubblicato il volume Ragazzi Scalzi nell’ottobre 2023.

Giuseppe Scuderi

Giuseppe Scuderi è nato a Catania il 05.12.1985. Laureato in scienze dell'educazione e della formazione nel 2014, attivo nel campo sociale e umanitario da 9 anni. Attualmente lavora come educatore professionale in un centro di prima accoglienza con i minori stranieri non accompagnati. Ha lavorato in diversi capoluoghi siciliani, dove ha collaborato con le istituzioni e le associazioni a salvaguardia dei minori del territorio.

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