Maggio 1993.
Meritato relax dopo l’esame di letteratura italiana, secondo corso. Mi addentro tra gli scaffali di una bellissima libreria del centro di Catania. Vago tra gli scaffali, annuso l’odore di carta appena stampata, sfioro copertine patinate e mi godo la quiete di un pomeriggio infrasettimanale. Probabilmente non comprerò nulla, le mie finanze di studentessa universitaria fuorisede non me lo concedono. Ma a questo rito non rinuncio, dopo ogni esame mi merito un tuffo alla Cavallotto.
Ad interrompere la magia del momento, il rumoroso ingresso di una troupe televisiva: una rete locale intervista malcapitati cittadini sui temi più improbabili.
Non riesco a sfuggire e una platinata giornalista mi acciuffa:
Qual è il tuo autore preferito? Facile…Dante.
Prosegue, sperando in qualcosa di più interessante.
Ed il tuo libro preferito? Ovvio! La Divina Commedia.
Ritenta. Ed il tuo personaggio preferito? ancora Dante!
E se potesse viaggiare nel tempo chi vorrebbe incontrare? Conoscete già la risposta.
Si ferma. Il circolo vizioso in cui l’ho condotta non merita nemmeno di chiedere il perché della mia ossessione.
Si gira e cerca qualche bibliofilo più interessante. Tiro un sospiro di sollievo, l’intervista è così laconica che non penso la manderanno mai in onda.
Non ho la televisione nella casa che condivido con altre studentesse, Nessuno mi riferisce di avermi visto in tv, Ho la pia illusione di essere sfuggita al pubblico ludibrio di una nerd. Umanistica.
Maggio 1999.
Anche i nerd hanno un cuore, e questo cuore batte all’unisono. Ho trovato la mia anima gemella, anche se nessuno ci sperava più. Come yin e yang ci completiamo alla perfezione: un’anima femminile con interessi artistici, letterari e storici, e una solida impostazione materialistica si incastra con quella di un dottorando in scienze dei materiali, con insolite deviazioni nella psicologia e nella spiritualità.
Amore comune: i libri. Stiamo insieme da poco, sognando segretamente di fondere insieme i nostri tesori in una biblioteca domestica tutta nostra.
Ti va di andare alla libreria Cavallotto? Certo.
Durante il tragitto, passeggiando, mi racconta.
Qualche anno fa ero lì dentro, ed è entrata una troupe. Cercava qualcuno da intervistare, ma sono stato bravo a nascondermi. Una ragazza, invece, è stata incastrata. Carina, Ma un tipo strano. Così nei giorni seguenti ho seguito la trasmissione, ero curioso di ascoltare cosa avesse detto. Ad ogni domanda che le faceva la conduttrice rispondeva sempre Dante o la Divina Commedia. Graziosa d’aspetto, ma aperta bocca mi è sembrata una psicopatica.
Scoppio a ridere: ero io, ci siamo incontrati senza saperlo 6 anni fa, eravamo a pochi passi di distanza, le nostre vite si sono sfiorate, e tu hai provato interesse per me, per la situazione in cui mi sono trovata. Mi hai cercata sullo schermo, ma le mie parole ed i miei pensieri ti sono apparsi assolutamente incomprensibili.
Ti racconto dell’attesa quotidiana del canto di Dante che mi ero imposta di studiare ogni giorno in vista dell’esame. Come la prima ostica lettura diventasse poi un prodigio di perfezione quando occhi, orecchi e mente procedevano all’unisono, ed esistevano solo quelle parole per esprimere ciò che nessuna parafrasi riesce a dire.
Ti descrivo i suoi versi, semplici e perfetti come un uovo, di migliaia di libri e di studiosi che si affannano all’infinito. Mi stupisco con te della sua lingua neonata e già adulta, della sua Italia, che è anche la nostra, fatta di genio e meschinità.
Hai imparato ad amarmi anche per questo, e ora, dopo 25 anni, continuiamo a parlare di Durante Alighieri, detto Dante, a cercarlo nelle nostre vacanze in Toscana, a scoprire che contiene un po’ di me e un po’ di te: poesia e storia, matematica e simbolismo esoterico.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse….
Dopo aver lavorato nell’ambito della gestione dei beni culturali, da circa vent’anni insegna Italiano e Storia negli istituti superiori.
Ha anche insegnato Storia dell’Arte presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue nella sede di Ragusa dell’Ateneo di Catania. Ora si dedica nel tempo libero all’Associazione Insieme in Città, che si occupa di Urbanistica Partecipata e cittadinanza attiva. Anima, con altre amiche, il gruppo di lettura L’ora dei Libri.
Dopo aver scritto saggi di Storia dell’Arte, storia dell’Architettura e di Urbanistica, da poco sta sperimentando la scrittura narrativa. Alcuni suoi racconti sono già stati pubblicati in raccolte edite localmente..
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