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Matrimoni di interesse

Meno Occhipinti 14 agosto 2024


Ci sono matrimoni che, seppur celebrati per interesse, si rivelano unioni utili sia ai due sposi che a quanti in qualche modo vi sono coinvolti. Uno di questi è quello che ha visto unirsi la città di Bilbao, in Spagna, e la Fundación Solomon R. Guggenheim.
Prima di questo “matrimonio” Bilbao era una città industriale. Siderurgia, cantieristica navale e altre industrie “pesanti” erano sempre state il motore economico del capoluogo basco. Ma a partire dagli anni settanta e ottanta la crisi mondiale aveva colpito anche Bilbao e la chiusura di diverse di queste fabbriche aveva portato a un declino economico del territorio e a un aumento vertiginoso della disoccupazione.
Con infrastrutture obsolete, con molte zone della città in stato di degrado, e con gravi problemi ambientali, eredità lasciata dall’industria pesante, la città non era mai stata considerata una meta turistica.
La crisi, però, aveva “costretto” le autorità regionali a studiare piani che potessero diversificare l’economia e, di conseguenza, ridurre la dipendenza dall’industria pesante, avviando anche progetti per migliorare le infrastrutture e riqualificare le aree degradate.
In quest’ottica si era inserita l’idea del “matrimonio” tra la città e la Fundación Solomon R. Guggenheim che avrebbe portato alla nascita del museo Guggenheim.
L’accordo tra la fondazione americana e il governo regionale basco per la costruzione del museo fu così firmato nel 1991. L’incarico di progettare la struttura venne dato all’architetto Frank Gehry in forza della sua proposta innovativa e avanguardista. Alla fine, la costruzione del museo è costata circa 166 milioni di euro, spesa sostenuta per metà dal governo basco e per l’altra metà dalla provincia di Biscaglia, mentre la città di Bilbao ha donato il terreno su cui è stato edificato.
Nel 1993 iniziò la sua costruzione, che venne completata quattro anni dopo. Il museo fu inaugurato il 19 ottobre 1997, attirando l’attenzione di tutto il mondo culturale, e non solo, sia per la sua architettura rivoluzionaria che per la qualità delle opere esposte.
L’apertura del museo ha avuto un grande impatto economico sulla città e sull’intero territorio basco. Nel primo anno di apertura ha accolto più di un milione di visitatori, numero che si è mantenuto costante negli anni seguenti. Questo fiume di visitatori ha di conseguenza creato un aumento degli occupati, sia in modo diretto, cioè il personale assunto dal museo, che indiretto, grazie alla creazione dei nuovi posti di lavoro legati all’indotto che si era creato (alberghi, B&B, ristoranti, bar, negozi, eccetera).
Uno studio ha valutato in oltre 250 milioni di euro l’impatto annuale che l’apertura del museo ha sull’economia locale, pari allo 0,42% del PIL dei Paesi Baschi.
Ma oltre all’aspetto economico non è da sottovalutare il cambio di immagine che ha avuto la città di Bilbao, facendola diventare un sito culturale e turistico di livello internazionale.
In conclusione, diminuzione della disoccupazione, crescita dell’economia, immagine rinnovata e più attraente. Esistono matrimoni più felici di quello celebrato nel 1991 tra Bilbao e Guggenheim?

Meno Occhipinti

Meno Occhipinti, giornalista e scrittore, è nato a Ragusa nel 1961. È tra i fondatori di questo mensile e ha collaborato con il quindicinale La Città e con il portale di informazione Italianotizie.it
Ha pubblicato i romanzi Le parole sono chiuse (1996) e Fragili legami (1998). È stato l’addetto stampa del Padua Rugby e ne ha raccontato la nascita nel libro Ragusa Rugby, genesi di una passione (2018). Nel 2021, insieme a ‘U Gaddru, ha pubblicato Ragusa grande di nuovo, una raccolta di articoli satirici, e nel 2023 ha pubblicato Interviste. I musicanti, i teatranti, gli altri.

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