Via De Grasperi, 20 - 97100 Ragusa +39 348 2941990 info@operaincerta.it

Prepararsi al matrimonio

Meno Occhipinti 14 agosto 2024


Fra Paolo Messina, 49 anni, siracusano, frate cappuccino dal 2000, ordinato sacerdote nel 2008 da Monsignor Paolo Urso. Dopo gli studi di teologia ha preso la licenza in Scienze Bibliche e Archeologia presso lo Studio Biblico Francescano a Gerusalemme. Dal 2011 al 2019 è stato viceparroco presso la Sacra Famiglia di Ragusa e attualmente è responsabile della Casa dei Cappuccini di Gerusalemme.

Fra Paolo, tu hai fatto parte del gruppo che prepara i futuri sposi al matrimonio. I “famosi” corsi prematrimoniali che tutte le coppie che vogliono sposarsi in chiesa devono seguire. Ma sono veramente obbligatori o ci si può sposare senza averli frequentati?
Per chi vuole fare il matrimonio religioso il corso è obbligatorio, anche quando uno dei due si professa ateo. Perché è un momento di preparazione per la coppia, un momento di preparazione al sacramento del matrimonio.

Questo genere di corsi si sono sempre fatti?
Non so darti una risposta precisa. Nella Diocesi di Ragusa, che è una Diocesi sempre molto ben organizzata, si tengono dagli anni ottanta. Credo che l’inizio dei corsi prematrimoniali sia diverso da Diocesi a Diocesi ma ormai è qualcosa di consolidato alla quale si dedica sempre maggiore cura e attenzione.

Come si svolgono i corsi prematrimoniali?
Il corso, almeno a Ragusa, prevede dieci incontri settimanali più un ritiro finale. A gestire gli incontri ci sono una o due “coppie guida”, cioè delle coppie già sposate che con la loro presenza danno testimonianza del matrimonio cristiano. Il sacerdote invece cura l’aspetto più biblico e spirituale del matrimonio.
A ogni corso sono ammesse al massimo dieci o undici coppie per evitare che i momenti di condivisione diventino di difficile gestione.
A Ragusa, quando serve, si può anche contare sulla presenza del consultorio familiare, sia per i sacerdoti che per le “coppie guida”, che fornisce loro consulenza e testi per aiutarli nella programmazione e nell’organizzazione dei corsi.
È prevista anche la presenza di un consulente che parla del matrimonio come contratto civile, però il corso è sostanzialmente la preparazione al sacramento del matrimonio

Perché per una coppia che vuole sposarsi in chiesa il corso è obbligatorio?
Per la coppia è un momento di formazione e di crescita. Anche quando uno dei due si professa ateo o lontano dalla Chiesa. Questi ragazzi, al primo incontro, dichiarano di essere lì solo perché obbligati, ma molti di loro, alla fine danno testimonianza al gruppo che anche per loro è stato un momento di crescita. Ma è anche un momento per riprendere un dialogo che si era interrotto al momento della cresima, un momento per riscoprire la propria vocazione cristiana.

Quindi, i ragazzi che si vogliono sposare in chiesa sono obbligati a frequentarli. Ma un sacerdote sceglie di tenerli o anche lui “è obbligato”?
Fare i corsi rientra nelle funzioni del parroco o del viceparroco. Così come nella pastorale del malato il parroco va a portare la comunione ai malati, tenere i corsi prematrimoniali, o incontrare le coppie già sposate, fa parte della pastorale familiare. Ti posso comunque dire che tenere i corsi prematrimoniali è una delle esperienze più belle che ho fatto nei miei anni fatti in parrocchia. È bello accompagnare questi ragazzi al matrimonio. Con loro si crea anche un forte e profondo legame. E quando arrivano le prime difficoltà sono loro stessi che vengono a chiedere aiuto e sostegno. A volte possiamo darlo direttamente noi stessi, altre volte li invitiamo a rivolgersi a terapisti di coppia o a psicologi, a seconda di quale sia il problema. Perché la nostra preparazione è comunque limitata e in certi casi è bene farli aiutare da persone più esperte.

Chi invece si sposa solo civilmente non è obbligato a frequentare alcun corso. Ma tu obbligheresti anche loro?
Io lo farei fare anche a loro. Perché comunque il corso prematrimoniale, per la coppia, è un momento di crescita e di conoscenza. Non bisogna dare per scontato che chi si sposa si conosca veramente o abbia affrontato determinati argomenti. Il corso ti “obbliga” a pensare ad argomenti a cui i ragazzi non avrebbero pensato, come il numero di figli da avere o se battezzarli subito o aspettare che crescano. È un momento in cui la coppia si può fermare a riflettere. A volte i ragazzi ci dicono che il momento del corso è l’unico momento in cui riescono a stare insieme e parlare perché, presi com’erano dal lavoro, dagli impegni, dall’organizzazione del matrimonio, non avevano il tempo per parlare di loro, guardarsi negli occhi e discutere di cose che non siano la scelta delle mattonelle del bagno o il colore delle porte.

Meno Occhipinti

Meno Occhipinti, giornalista e scrittore, è nato a Ragusa nel 1961. È tra i fondatori di questo mensile e ha collaborato con il quindicinale La Città e con il portale di informazione Italianotizie.it
Ha pubblicato i romanzi Le parole sono chiuse (1996) e Fragili legami (1998). È stato l’addetto stampa del Padua Rugby e ne ha raccontato la nascita nel libro Ragusa Rugby, genesi di una passione (2018). Nel 2021, insieme a ‘U Gaddru, ha pubblicato Ragusa grande di nuovo, una raccolta di articoli satirici, e nel 2023 ha pubblicato Interviste, i musicanti, i teatranti, gli altri.

Contatti

Via De Gasperi, 20
97100 Ragusa

info@operaincerta.it

+39 3482941990

I nostri link

© Operaincerta. All Rights Reserved. Designed by HTML Codex