Partinico: Delibera della giunta comunale per dare mandato a un avvocato di individuare le realtà che operano nell'informazione del comprensorio che ledono l'immagine e la dignità del comune e della giunta. Dal momento che interverremo e ci batteremo come sempre per la libertà d'informazione e per comunicare come si spendono i soldi pubblici, invitiamo il legale in questione di iniziare a lavorare subito, a partire dal ricordare a qualcuno cosa sancisce l'articolo 21 della Costituzione
Si apre così la pagina Facebook di “Telejato Notizie” il giorno 24 settembre 2024. Partinico è un comune di circa trentamila abitanti della provincia di Palermo e Telejato è un’emittente regionale di televisione comunitaria, guidata da Pino Maniaci visibile sul canale 195 del digitale terrestre, sull’app “Telejato” ma anche su smart tv.
Il motivo per cui il comune ha emesso quella delibera e perché la redazione televisiva ha reagito appellandosi alla libertà di stampa, è legato alla folta e pressante presenza mafiosa del territorio nel quale l’emittente opera, compreso dai comuni di Corleone, San Giuseppe Jato, Cinisi, Montelepre e Castellammare del Golfo. Il motivo è che la tv è un occhio vigile e indagatore su tutto l’operato dell’amministrazione comunale di Partinico e dei comuni limitrofi, i giornalisti scandagliano il territorio in modo minuzioso e puntuale, con ostinazione e tenacia, mettendo in luce illeciti e corruzione, malaffari e mala politica, spesso con quel tono ironico e canzonatorio proprio di Peppino Impastato, che tanto infastidiva il boss mafioso Badalamenti.
Il direttore di Telejato è Riccardo Orioles, punto di riferimento nel panorama delle firme giornalistiche in Sicilia, impegnato a contrastare la mafia e la corruzione. Nella redazione siede Salvo Vitale, giornalista ed editorialista, compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra. Non di meno nella lotta alla criminalità organizzata è la figura di spicco di Pino Maniaci, che nel gennaio 2008 è stato pestato a sangue da mafiosi, a luglio dello stesso anno gli hanno incendiato l’auto sotto la sede della tv e ha ricevuto centinaia di querele e denunce nel corso di questi anni. Il 16 gennaio 2023 si taglia i baffi in diretta televisiva come aveva promesso di fare in caso di cattura del boss Matteo Messina Denaro, il video dell'accaduto diventa presto virale e mostra Maniaci commosso, ammettendo di non averli tagliati per 50 anni. Altra figura importante è Letizia Maniaci, insignita del premio intitolato a Maria Grazia Cutuli come giovane giornalista emergente. Esce in questi giorni un suo libro Mai chiudere gli occhi nel quale racconta il lavoro che sta dietro ai servizi e alle notizie in onda su Telejato.
Pino Maniaci ha rilevato nel 1999 l’emittente perché il Partito di Rifondazione Comunista, che la fondò nel 1989, non aveva sufficienti fondi per continuare a trasmettere. Nel 2022 subisce l’interruzione delle trasmissioni perché non è stata ammessa nella graduatoria del digitale terrestre di seconda generazione, ma grazie ad una massiccia raccolta fondi necessaria per il passaggio al cosiddetto standard DVB-T2, si riaccendono le antenne. Le libere donazioni sono sempre ben gradite visto gli alti costi di gestione: sul sito sono riportate le Coordinate bancarie intestate all’Associazione culturale Marconi.
La peculiarità di Telejato sta nel telegiornale condotto da Pino Maniaci, non solo perché dura due ore, anche se intermezzato da pubblicità, ma perché il giornalista dopo aver elencato le notizie, le analizza, si addentra nelle questioni come se fosse un programma d’approfondimento, con un linguaggio comprensibile e diretto, spesso intervallato da espressioni dialettali. Con lo stesso stile e modalità sulla pagina Facebook si susseguono aggiornamenti, video e notizie sui temi relativi alla gestione amministrativa, economia locale, degrado ambientale, speculazioni edilizie e clima politico. Durante tutti questi anni Telejato si è guadagnata la fiducia dei cittadini onesti e ha subito le persecuzioni dei malavitosi, nel panorama informativo italiano è di fatto il punto di riferimento per redazioni e giornalisti nazionali che ricercano notizie nell’area di operatività dell’emittente.
Se ogni comune siciliano avesse una Telejato il malaffare e la criminalità organizzata sarebbero, sicuramente, in via d’estinzione!
Rita Luciani nasce a Roma nel 1968, dopo la Maturità Classica si trasferisce a Modena, lavora e si laurea in Sociologia. Dal 2019 è residente a Scicli (RG), da pensionata e grata alla vita, si dedica alle sue passioni e ai suoi hobby.
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