Mi è rimasto dell'anno che si è appena chiuso un insistito e fastifìdioso ronzio che spero di cacciare presto come con la falena che turbinava impazzando attorno alla lampada del mio studio. È il ronzio che lascia la sistematica e sfrontata menzogna, unita all'arroganza, di un potere che si trincera dietro il tricolore, le istituzioni democratiche e i messaggi alla tolleranza. E al ronzio anche il molesto cicaleccio di una sinistra affetta da una forma di senilità politica (il priapismo di Bossi è una esagerazione). Ma non voglio essere avviluppato e avviluppare altri dai gorghi della politica nostrana. Non ha più alcuna importanza questa sinistra e purtroppo ha molta importanza questa destra ammantata di modernità pronta a riscattare un passato scomodo (e orripilante) con un generico mea culpa di fronte alle bocche del fuoco assassino che hanno incenerito migliaia, migliaia e migliaia di bambini, donne e uomini. E sempre la tronfia retorica sui soldati italiani uccisi a Nassirya. Uno sciatore italiano, leggo nelle cronache sportive, dedica la sua vittoria ai soldatini. Lasciatemi dire che sono oggi, provocatoriamente, per la resistenza irachena!!! E per la resistenza cecena!!! Qui non voglio istituire paragoni tra la resistenza in atto di quei popoli e la Resistenza italiana della quale celebro con gioia e con un sospiro di sollievo la ricorrenza. Si è attaccato il popolo iracheno, e non il dittatore e il regime e i complici economico-finanziari di quel regime, per ben due volte!!! Dico: due volte!!! Allora per il Cile come negli altri Paesi latino-americani che tentavano di emanciaparsi dal gioco della politica statunitense, la CIA e Kissinger usavano altri mezzi sempre sporchi ma meno cruenti: il golpe. O l'assassinio del capo di stato. Oggi le maniere sono più spicce e sbrigative. Tanto l'ONU non ha alcuna legittimità. La NATO sì. Persino una giornalista dal "volto e dalla voce popolare" si è resa conto dell'assurdità di questa ennesima iniziativa bellica contro l'IRAK. C'erano davvero le tremende armi chimiche? Un'altra bufala. Violiamo sistematicamente l'art. 11 della nostra Costituzione (l'Italia ripudia la guerra) con l'invio di truppe militari in ogni focolaio di guerra. Purchè si rispetti la fobia di Bush e della NATO (non dell'ONU che è un'altra cosa: magari rinascesse dalle ceneri in cui è sepolta!): ogni giorno, al risveglio, c'è un nuovo nemico da sconfiggere. Per Berlusconi le preoccupazioni sono ben diverse: c'è un altro magistrato comunista. Ma basta. Ricado dove mi ero promesso di non farlo: la politica. Eppure questa sembra oggi l'illustre vittima. Il convitato di pietra in un banchetto macabro. Qualche esperto di politica medioorientale aveva predetto che la vera guerra sta iniziando proprio adesso. Gli invasori americani stanno per essere trucidati quotidianamente. Meno danni per gli invasori italiani. Parlo di invasori, non parlo di forze di pace. Allora l'azione criminale di quell'attentato sarebbe stata efferrata e senza attenuanti per quei folli kamikaze e per alcune grange del popolo irakeno. Ora Saddam è stato preso. Ma le armi chimiche? E l'ingente somma di denaro? Bush si prepara al rush finale: il controllo del mediooriente con il governo d'Israele da sentinella...Mentre nelle coste pugliesi e ligure sbarcano putridi cadaveri decomposti e non uomini, donne e bambini vivi, malandati sì, ma pronti a risorgere. L'Occidente continua a fare i suoi "piccoli affari sporchi" come insegna Stephen Frears nell'ultima fatica cinematografica. Un lussuoso Hotel è la sede di immondi traffici: denaro e organi per un passaporto (irregolare) che regolarizzi la situazione di milioni di desesperecidos. Colpevoli soltanto di costruire un futuro migliore per sè e per i propri figli. Quale stupenda metafora della civiltà occidentale. Presso le cucine e le camere dei lussuosi hotel Hilton o Sheraton (o dir che si voglia) miriadi di bratte sanguinarie attendono avidamente che il "portiere di notte", unico custode della razionalità, si addormenti per succhiare il sangue di poveri sciagurati. Già intanto il grande e il piccolo fratello, alludo all'Isola dei Fumosi (pardon Famosi), mietono vittime e vittime: nel generale ottundimento della coscienza c'è posto e non c'è scandalo per l'eccidio telematico sistematico. Allora il mio pensiero e il mio cuore vanno all'amico fraterno che è partito volontario per la Tanzania nel tentativo di analizzare e porre rimedio alle migliaia di morti per AIDS e per il carcinoma alle osse (e per tante altre 'malattie politichÈ) che affligge quella polpolazione: sia pure per una missione della durata di un mese, ma il suo contributo non sarà vano; il mio pensiero e il mio cuore vanno al mio amico spagnolo Cristobal, esperto di elettronica militare, che è fuggito non si sa dove; all'amico agronomo laureato della Bocconi che dopo essere stato consulente delle grandi hoding agro-alimentari (sempre meno agro-alimentari e più chimiche e geneticamente modificati) ha deciso di coltivare un pezzo di terra e dedicarsi al commercio equo e solidale; il mio pensiero e il mio cuore a quanti nutrono la rivolta; ai missionari laici e cristiani che vengono uccisi. Forse sono i veri e propri portieri della notte, unici custodi della razionalità. Non auguro affatto un sereno anno nuovo! Possa essere pieno di tormenti per la coscienza di noi tutti!!!
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