Giugno 2007

L'ISOLA DI SMERALDO

Irlanda: vivere il sogno di una nazione giovane.


Antonino Lombardo

L'Irlanda mi ha dato la speranza. Come il verde del proprio colore. Mi ha trasmesso tutta la speranza e l'orgoglio di un popolo che da anni sottomesso al dominio straniero, adesso sta ritrovando consapevolezza nei propri mezzi. L'Irlanda è una terra che va capita... vivendoci, come del resto tutte le terre. Troppo spesso mi è capitato di affrontare discussioni con gente che dava giudizi approssimativi e spesso discriminanti su questa bellissima terra. La banalità sta spesso nel fatto che il prototipo del superficiale si limita a giudicare gli aspetti negativi e meno importanti: il tempo, l'alto tasso di alcolismo o i servizi pubblici che non funzionano benissimo. Quelli come me, dotati di curiosità innata, spirito di osservazione e soprattutto voglia di vedere al di là della scontata idea comune si rendono conto di trovarsi in una terra, che può piacere o meno, ma che senz'altro è affascinante. Il costume e le tradizioni di un popolo, soprattutto se diversi da quelli d'origine, sono difficili da comprendere se non dopo un certo periodo di tempo necessario per "integrarsi". Quel che affascina dell'Irlanda è proprio la sua gente e quel carattere forte che la contraddistingue. È impossibile capire la cultura irlandese senza avere qualche nozione della sua storia. Anni di dominio straniero hanno segnato il carattere del popolo, un carattere combattivo e pieno di voglia di riscatto, che al giorno d'oggi si trasforma in voglia di autodeterminazione (anche e soprattutto economica), un carattere che in pochi decenni ha completamente cambiato, anche grazie a finanziamenti esterni, il Paese dal punto di vista economico, politico e sociale. L'amor di patria è un fattore determinante in Irlanda. Non so immaginare cosa sarebbe successo in un altro stato che avesse ricevuto gli stessi aiuti finanziari, gli irlandesi hanno usato i fondi per costruire con orgoglio il proprio Paese. Ma l'improvviso benessere, che lo ha portato ai primi posti in Europa e nel mondo, ne ha modificato anche i costumi e la società. In poco meno di due decenni, un paese molto conservatore e fortemente influenzato dalla religione cattolica si è pian piano trasformato in laico e progressista, in un progresso tuttora in piena evoluzione. E L'economia oggi ne è, certamente, il punto di forza: ogni anno attrae migliaia di giovani in cerca di esperienze lavorative. E poi alcuni, come me, ci restano; ed allora si comincia ad afferrare lo spirito della cultura irlandese. In generale, gli irlandesi sono molto ospitali e sono in grado di farti sentire il benvenuto, ovviamente più nelle zone rurali che non nelle aree urbane, dove la presenza di stranieri è ormai notevolissima. Non sono mancate le occasioni per avvicinarmi ai loro costumi, ai costumi di gente che si è sempre mostrata particolarmente calorosa, basti pensare alla cultura del pub, ma la gente la si incontra e la si conosce facendo amicizia: ed ecco Russell, lo sportivo e filosofo dalla vita agiata, oppure Alan, l'intellettuale a cui devo molte dei miei incontri. Alan è una persona straordinaria: ha vissuto all'estero ed ha imparato con facilità altre lingue, fatto che gli ha regalato una ancora maggiore apertura mentale. In Irlanda non è cosa rara. A differenza degli inglesi, gli irlandesi hanno piu' dimestichezza con le lingue straniere. Dovuto, forse, ad un fatto storico: l'inglese è stata a lungo una seconda lingua (dopo il gaelico-irlandese). Anche se l'inglese è oggi molto più diffuso, la popolazione resta di fatto bilingue, ne consegue una maggiore propensione all'apprendimento di altre lingue. Ma il maggior punto di forza dell'Irlanda è che si tratta di una terra, capace di offrire a chiunque l'opportunità di sfruttare al meglio le proprie doti. Qui ci sente vivi, in sintonia con un paese estremamente dinamico, ci si sente in costante in evoluzione. È un paese magnifico, in cui tante cose devono ancora migliorare; ma è questa la caratteristica che lo accomuna ai tanti giovani che vengono qui a tentare una realizzazione professionale, è un paese giovane in continua ricerca del miglioramento, ed io mi sento di far parte di questo stimolante contesto.