Gennaio 2009

MAGIE DI CARTA

Il tempo della carta da lettere


Emanuela Cascone

Ai più fortunati tra noi è capitato almeno una volta di trovarsi di fronte a una lettera di un amico o di un innamorato scritta di pugno, magari su una bellissima carta da lettere che profuma ancora del suo profumo o del suo odore della pelle. Voglio parlare di questa esperienza perché credo che sempre di più questa emozione sia rara e voglio contribuire a scrivere una pagina di storia della carta prima che, da specie in via di estinzione, si estingua inesorabilmente lasciando posto solo ai caratteri digitali e alle pagine html. Ieri pomeriggio ho ripreso tra le mani la scatola dei ricordi che contiene tante lettere e biglietti dedicati a me, scritti per me e ricchi di emozioni più o meno sincere che mi rimandano subito alla memoria i volti e le espressioni di chi li ha scritti, ma non solo. Il ricordo va subito anche a quel periodo della vita in cui li ho ricevuti ripensando a come ero, che relazioni vivevo e, persino, che cosa sognavo allora… magie della carta! Ritornando a noi, anzi a lei, la carta, tutto ciò lo porta con sé e in maniera unica lo testimonia, cominciando dalla suo stile personale. C’è quella fiorentina di solito beige, fiore all’occhiello dei molti esercizi storici del centro di Firenze che con essa hanno trovato la loro fortuna imprenditoriale, quella che per tanti anni ho usato per i messaggi speciali alle persone importanti della mia vita. Quella carta ha l’aria della signora dell’Ottocento che nei salotti, intorno a un the, racconta alle amiche le sue emozioni del cuore facendo trasparire un imbarazzo che spesso era nascosto da un sorriso dietro un ventaglio. La carta da lettere riciclata è decisamente più moderna, ti rimanda subito alle lotte ecologiste e ti dice già qualcosa di importante sulla sensibilità di chi l’ha scelta. Poi c’è anche quella riciclata e colorata che di certo concilia l’impegno con la fantasia. La scelta della carta da lettere significa molto per chi riceve la sua lettera, è fondamentale per trasmettere immediatamente una sensazione piuttosto che un’altra, per capire che tipo di messaggio si sta per leggere o che cosa si vuol dire, ecco perché quando si deve scegliere quella per una lettera importante si trascorrono ore in cartoleria nell’intento di comunicare immediatamente con la vista della carta sensazioni a chi la riceve. Spesso la carta da lettere è decorata con fiori e immagini di tenerezza, segno che quando si scrive si lascia libertà alla parte più intima di sé o, più semplicemente, la si sceglie per trasmettere un pensiero gentile, anche se non si ha la capacità di scrivere parole forbite e poetiche, che la raffigurazione dei fiori o dell’innocenza dei bambini subito riportano alla mente. Prendendo tra le mani un lettera, fai godere la vista, l’olfatto e il tatto, ma la tua esperienza sensoriale non è finita qui… Una lettera parla del suo autore e di te che la stai ricevendo, tra le righe scopri il tesoro più grande custodito dalla carta da lettere: la grafia. In molti hanno dedicato tempo allo studio della grafia, la psicologia della scrittura, che ancora non ha assunto il rango di scienza, sostiene che dalla grafia, dai tratti, dal modo in cui è stata impressa sul foglio si possono ricavare le caratteristiche emotive, il carattere e persino la personalità che abbiamo, ma anche noi, senza scomodare grandi studiosi, “a prima vista” possiamo comprendere se è stata scritta da un uomo o da una donna, se è stata scritta in fretta o con attenzione e iniziare così a colpo d’occhio la nostra preparazione alla lettura. La lettera è un piccolo pezzo di noi che regaliamo e che ci è regalato. Se chiudi gli occhi senti le pulsazione del cuore che scrive e immagini il respiro lento che si accoda all’andare della penna sulla carta. La lettera accompagna le vicende della vita: la lettera impegna e sgrava, la lettera ama ed è amata, la lettera tempra ed educa, la lettera promette e mente, la lettera attende ed è attesa, la lettera inizia e congeda. La lettera finirà… la lettera bisogna di tempi di vita lenti, a misura di uomini che non conoscevano mail, sms e facebook. Ma io non voglio essere ipocrita né retrograda: i moderni strumenti tecnologici ci offrono l’accesso illimitato al mondo nella sua globalità e tutto ciò ci favorisce notevolmente rendendoci sempre di più fruitori dell’intero mondo, ma, mi sia permesso un po’ di romanticismo, ricordando la carta da lettere, credo che qualcosa ci debba insegnare nella sua lunga e onorata carriera: il Nostro Mondo interiore, sempre più attentamente oggi, va curato, esercitato all’attesa e alla scoperta dei sentimenti veri illusi e sfaldati, sempre di più, dal consumo di pochi click! Adesso torna al tuo pc e alle tue mail o persino alle chat e trova le differenze!