Maggio 2014

L’ Eternità IN UNA GROTTA

Visioni


Francesca Romana Longo

Se durante le vacanze estive vi capita di fare un giro turistico attraverso la Murgia, dolce territorio collinare a Sud della provincia di Bari, visitate le Grotte di Castellana: uno dei più spettacolari esempi di carsismo sul territorio italiano. Trattasi di vere e proprie caverne e cunicoli scavati nel sottosuolo, a diverse centinaia di metri sotto il livello del mare, le cui volte sono interamente costellate di innumerevoli concrezioni calcaree. Rimarrete affascinati dalla bellezza di queste cortine minerali, vere e proprie sculture di sali di calcio, modellate pazientemente dal lento stillicidio dell’ acqua proveniente dalla superficie terrestre. Pensate, che sono necessari 10 anni affinchè ciascuna di queste concrezioni calcaree, chiamate “stalattiti”, si accresca di soli 2 millimetri!!! Ciò significa che ci vogliono 100 anni affinchè una stalattite o una stalagmite si allunghi di soli 2 centimetri e, considerando che ci sono concrezioni lunghe anche diversi metri , stimate voi l’ età di queste venerande creature minerali, che erano già qui milioni di anni prima che lunghe file di visitatori, tutti pazientemente armati di macchina fotografica, scendessero nelle profondità del sottosuolo apposta per ammirarne la straordinaria bellezza. Dinanzi alla veneranda età di questo “regno minerale” il senso stesso dell’ esistenza umana si sgretola. Così, dopo la vostra visita, ritornati alla superficie, soffermatevi alcuni minuti a riflettere su quanto giovane sia il genere umano, in termini cronologici, se paragonato al mondo minerale. E’ inquietante pensare che grotte, catene montuose e massicci rocciosi se ne stanno lì attoniti da milioni di anni, eterni osservatori della nascita e della morte di innumerevoli forme di vita: batteri, insetti, animali o piante. Essi sono eterni protagonisti della storia mentre noi, piccole ed egocentriche creature dal cuore pulsante, siamo certamente i microbi del tempo. Il più eterno fra noi, se sopravvive più di un secolo, è solo grazie alla finita memoria degli uomini suoi contemporanei mentre soltanto a pochi, grandi uomini, spetta il privilegio di sopravvivere ai secoli nel racconto di grandi imprese o nella pedissequa applicazione di un teorema. Il mondo minerale continua a esistere: esisteva prima che l’ uomo potesse percepirlo ed esisterà dopo, indipendentemente dal fatto che ci siano ancora circuiti sinaptici in grado di coglierne l’ esistenza. Perché allora affannarci tanto nel perseguimento di obiettivi come il compimento di una grande impresa, la scoperta di una grande verità scientifica o la creazione di un’ opera d’ arte unica o di una melodia eterna se poi, le possibilità di successo sono infinitesimali e intanto, sono passati 50, 80, 100 anni, centinaia di uomini e di donne sono nati e sono morti … e la bianca stalattite si è allungata appena di una manciata di millimetri. ___________ Foto 1. La “Grotta Bianca” Castellana Grotte (BA). Foto2. Una colonna di calcare, formatasi dalla fusione di una stalattite con una stalagmite. Foto 3. Franco Anelli, lo speleologo che scoprì le Grotte di Castellana il 23 gennaio del 1938. Foto 4: La rivista “Time” dedicò ad Albert Einstein la copertina del numero del 31 dicembre 1999, ultimo giorno del 20° secolo, proclamando lo scienziato Uomo del secolo.