
Quel film si è guadagnato un posto stabile nella memoria collettiva degli italiani. Quindi mi perdonerete se, dopo averne tratto spunto per il numero sul sorriso, torno a proporvi la visione di “Bianco rosso e Verdone” per parlare delle mani, il nostro tema del mese.
Non che non avessi già pensato all’importanza di questa parte del corpo.
Tanto per cominciare è quella che mi permette di digitare le parole che state leggendo. E’ poi l’arto che più ci distingue dal regno animale e che, probabilmente, ci ha permesso di percorrere una migliore via evolutiva nell’arco dei millenni. Sono innumerevoli le azioni che si fanno con le mani e certamente a volerle contare non basterebbero, appunto, le dita di una mano!
La mano è chiaramente un simbolo di unione nella diversità, laddove cinque dita diverse tra loro cooperano per uno scopo.
La mano ci permette di impastare il pane e la pizza che il nostro Meno Occhipinti offre nelle riunioni di redazione. La mano si stringe per sancire un’alleanza inscalfibile. Si chiede per unirsi in matrimonio. La mano pizzica le corde del violino, pigia i tasti di un pianoforte, picchia sulla pelle del tamburo. In essa risiede il senso del tatto con cui si spalancano le porte a sensazioni indicibili. Dare una mano vuol dire aiutare chi è in difficoltà, leggere una mano significa predire il futuro. Il gesto di una mano è saluto, comunicazione di pace, minaccia, strumento per dire parole che la lingua faticherebbe a trovare. Tenere per mano la persona amata resta una delle emozioni più pure e profonde. Ecco, avevo pensato a tutte queste circostanze senza però trovare uno spunto davvero significativo ed immediato.
Poi una piccola illuminazione cinematografica.
Mario Brega ha la ragione di un guru orientale: “la mano può essere ferro come può essere piuma”… Con la stessa mano puoi scrivere una poesia d’amore come una lettera minatoria. Puoi accarezzare i capelli di una persona come massacrarla di botte. Una mano dona, un’altra ruba. Insomma la differenza davvero sostanziale sta nell’uso che facciamo di questo nostro prezioso strumento di umanità. Per questo ci riflettiamo insieme. Vi ricordo, infine, che per tutti i lettori è possibile digitare con le proprie mani un commento ad ogni nostro articolo; ma vi preghiamo di farlo mettendovi prima una mano sulla coscienza! Buona lettura.
Bella questa panoramica sulla mano. Suscita memorie e sensazioni.