
Ho sognato di essere libero.
Libero da impeccabili, buoni
progetti su di me.
Libero da codici, da strutture,
da alienazioni.
Libero da effimeri baci,
da incontrollate reazioni.
Ma un applauso mi svegliò.
Bruscamente!
Gli attori c’erano tutti:
bisognava iniziare…
Deluso, cerco tra il pubblico
mani che non applaudono,
mani che accarezzano
il cuore.
Ma non ne trovo. Continuo così
a recitare la mia parte,
a mascherarmi dietro personaggi
senz’anima.
Intanto la vita continua
anche senza di me
che navigo nel mare
di un’eterna incertezza.