Un sogno
Stavo sognando nuovamente… forse. Questa volta ho il tempo di afferrare l’eco delle ultime note, come un filo di seta che esce dalla cruna. Resto qualche istante immobile, in attesa di una nuova sonorità nel mezzo del mio torpore. Stavolta sono proprio sicuro di non aver sognato, ho perfino più o meno capito da dove veniva la musica. Non erano che brevi accordi, molto distanziati, attutiti da corridoi ingombri, forse cancellati dal mio sonno. Guardo l’orologio, le tre e mezza. Più che l’ora o il luogo sconosciuto da cui nasce questa musica, è il suo distacco che mi sorprende. La sua belle…