Da giovane praticai l’atletica leggera, corsa ad ostacoli e vinsi, nella gara degli 80 metri ad ostacoli, per due anni consecutivi, il 1961 e il 1962, il Criterium interregionale, Sicilia e Sardegna. La pratica dell’atletica leggera mi diede l’opportunità di andare in giro per l’Italia e ho conosciuto delle società sportive dal nome “Mens Sana”, nome chiaramente ispirato alla frase di Decimo Giunio Giovenale che nel primo secolo dopo Cristo scrisse: “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” ovvero “Preghiamo gli dèi affinché possiamo avere una mente sana in un corpo sano”, frase che racchiude in sé una verità assoluta: per avere una mente sana è necessario avere un corpo sano.
Credo che questa frase sia stata ripescata a seguito della introduzione dell’attività sportiva nella scuola nei primi decenni dopo l’Unità d’Italia affidata a ex militari e mal sopportati dai professoroni di latino e greco. La polisportiva “Mens Sana” di Siena nasce nel 1871. I sostenitori dell’attività fisica ingaggiarono una vera battaglia per affermare l’importanza della loro disciplina. Uno spaccato ce lo racconta Edmondo De Amicis (proprio lui, l’autore di Cuore) nel romanzo Amore e ginnastica.
Io personalmente sono convinto della verità della affermazione di Giovenale e tuttavia se penso ai manager delle grandi società finanziarie, ai potenti della politica, ai signori della guerra, ai produttori di armi, insomma al gotha delle società, mi sorgono dei dubbi. Questi signori hanno indubbiamente un corpo sano e mi immagino anche curato e coccolato con tutti i ritrovati, non solo sport ma anche massaggi, saune e raffinatezze varie e però hanno una mente indubbiamente e decisamente insana. Ma no insana semplice, insana alla ennesima potenza. Una mente che trasforma ogni progresso scientifico e tecnologico in strumenti di potere e dominio sugli altri umani e concepisce e mette in atto raffinati strumenti di distruzione, di morte, di tortura. Come si spiega? Evidentemente la condizione del corpo sano è necessaria ma non sufficiente per una mente sana. Forse ci vorrebbe la preghiera agli dei. Ma questi signori non pregano gli dei, non sono umani, sono bastardi, hanno il denaro come unico dio ed il neoliberismo come unica religione ovvero sbaragliare la concorrenza e dominare sul mondo.
Ciccio Schembari,
intellettuale ruspante,
pensatore solitario. Nato:
siciliano e massaru a Ragusa
non proprio un secolo fa,
ma quasi. Vissuto a:
Ragusa, Venezia, Ragusa,
Bologna, Ragusa. Ieri: massaru, studente,
professore di matematica,
sindacalista, preside,
analista software,
industriale,
quality system manager. Oggi: mi godo la vita
con la lettura,
con la scrittura, col teatro narrazione,
col teatro sociale
e con altro ancora. Domani:
… domani è un altro giorno!
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