Cesena, 26 luglio 2015. 1.000 musicisti si radunano al Parco Ippodromo per suonare “Learn to fly” dei Foo Fighters e per chiedere alla band di venire in concerto nella loro città. Il video fa il giro del mondo in pochi giorni, ottenendo decine di milioni di visualizzazioni (già 18 milioni a fine 2015). Dave Grohl risponde all’appello promettendo di realizzare il desiderio di questi pazzi sognatori rock. Del resto il brano recita “vola con me, non posso farlo da solo”. Dopo qualche mese i Foo Fighters suonano a Cesena mantenendo la promessa. “Siete pazzi, poteva succedere solo qui. Questa è la rivoluzione della gente”. Una notte indimenticabile aperta proprio da “Learn to fly”. A volte i sogni collettivi si avverano se si uniscono sforzi e mezzi, questo può essere un insegnamento per tutti e a tutti i livelli.
L’esperienza arricchisce la vita di Dave Grohl, già pregna di coraggio, gesti empatici ed emozioni forti. Come quelle del concerto di Goteborg alcuni mesi prima di Cesena. Cade dal palco, si sgretola una gamba e riesce a trasformare quella iattura in un’occasione per una serata epica oltre ogni immaginazione. Con del supporto alcolico, le ondate di adrenalina ed un medico svedese inginocchiato che gli tiene ferma la gamba, riesce a concludere il concerto trasformando un probabile annullamento in una delle serate rock più leggendarie che si ricordi; così densa di coraggio e sacrificio da avere davvero poche similitudini nella lunga storia della musica.
Dave ama le emozioni forti, è un passionale ed ha un immenso amore per la sua missione. Di strada ne ha fatta parecchia da quando sognava di fare il batterista picchiando e disintegrando i cuscini di casa immaginando che fossero rullante e tamburi. La sua è una strada percorsa con tenacia: dietro al palco, per molti anni, i compagni assidui erano il freddo, la fame, la precarietà, i viaggi interminabili in furgoni scassati, i tempi morti insopportabili. La prima grande occasione fu con gli Scream, poi il successo planetario coi Nirvana ed il baratro del suicidio di Kurt Cobain. A quel punto in molti sarebbero crollati. Psicologicamente, ma anche nella credibilità dei progetti. Sei il musicista di una band che in tre anni è passata dai garage più lerci d’America ad un successo commerciale senza precedenti in quanto a velocità. E sei pur sempre il batterista, per antonomasia il non creativo del gruppo. Ma forse proprio per questo c’è qualcosa che ti brucia dentro, che non riuscivi ad esprimere se non picchiando sul rullante, e che adesso è pronto a fuoriuscire con la portata del Niagara. Ecco quindi l’epopea dei Foo Fighters, nei quali Grohl assume il ruolo di front-man, chitarrista e cantante. La sua creatura scala tutte le classifiche e diventa oggetto di culto e non solo di ascolto. In lui c’è tanto amore, per la sua famiglia e per la sua band. Flagellata, quest’ultima, purtroppo dalla morte del batterista Taylor Hawkins nel 2022. Una tremenda sequenza di up and down, che si trasforma in un muro emotivo quasi invalicabile che si può oltrepassare solo con una grande passione per quello che fai. Perché a volte ti spezzi una gamba, a volte ti spezzi il cuore. Ma se hai ben chiara la direzione è possibile riprendere il volo…
Marcello Gurrieri è nato a Ragusa il 09/05/1973 ma risiede a Mascalucia (CT). Ha curato per 10 anni, dal 2007 al 2017, per il sito di Legambiente Catania, la rubrica "ecofilm...ecopensieri" incentrata su opere artistiche a tema ambientale; ha inoltre scritto piccole recensioni cinematografiche per vari periodici e articoli sull'attualità per "Argo Catania". Ha frequentato il corso di sceneggiatura cinematografica tenuto presso il Teatro Impulso di Catania. Ha scritto e pubblicato i seguenti libri: "Le anime libere della notte" con la casa editrice Libroitaliano; "L'ostinazione della speranza - Credere, sentire, vivere" e "Il rugby ... secondo me" con ilmiolibro.it. Ha inoltre scritto altri piccoli lavori divulgati autonomamente: "Grazie bisteccone! - Omaggio a Giampiero Galeazzi"; "I portieri più pazzi del mondo"; "Magma rock - Eravamo ragazzi nella Seattle d'Italia"; "Zagare nell'universo". Ha lavorato prevalentemente nel sociale e continua attualmente a farlo.
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